09 novembre 2012

Repressione a Cuba: un vero cambiamento prevede una vera tolleranza

Ieri pomeriggio Yoani Sanchez insieme ad un gruppo di dissidenti, tra i quali Guillermo Farinas, è stata fermata dalla polizia mentre si recava in un commissariato di polizia per chiedere informazioni su altri detenuti arrestati nei giorni scorsi. Il video che propongo mostra la brutalità con la quale i dissidenti sono stati fermati e caricacati in auto per essere trasportati in una centrale di polizia.




Dopo poche ore Yoani è stata rilasciata e accusata di “disturbo all’ordine pubblico", altri oppositori sono rimasti in stato di fermo.
Io ho avuto modo di criticare in varie occasioni la posizione politica di Yoani e di altri dissidenti pacifici a Cuba, sostenendo che spesso assumono un atteggiamento vittimista e dimostrano di voler enfatizzare alcuni atteggiamenti delle autorità nei loro confronti.

In questo caso mi sento di solidarizzare con lei e con gli altri atri attivisti. Non nel merito delle loro rivendicazioni, ma nel come sono soggetti a continue violenze, anche se solo verbali, a limitazioni intollerabili della loro libertà anche soltanto nel voler chiedere notizie su altri oppositori detenuti.

Credo inoltre che questo atteggiamento da parte delle autorità sia contro producente per il governo stesso. La continua pressione attuata nei confronti della dissidenza pacifica non porta a nessun risultato se non a quello di una protesta e indignazione della comunità internazionale e di quelle persone che pur solidarizzando con quello che di positivo Cuba rappresenta non possono tacere evidenti segni di violenta intransigenza.

Le autorità dovrebbero iniziare a tollerare totalmente manifestazioni pacifiche di dissenso, anzi sarebbe ora di considerare tali manifestazioni come parte integrante del nuovo cammino di libertà sociali intrapreso dal governo dell’isola. Un vero cambiamento oltre che economico deve essere sociale, inteso come accettazione della diversità politica e ideologica.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non si nota bene quello che è successo prima e neanche le eventuali parole che potrebbero(offese)aver detto.Repressione brutale mi sembra davvero eccessivo paragonato a tutto quello che vediamo giornalmente.Nessuna simpatia per questa bloguera pompata da tutti i media Occidentali che vorrebbe soltanto che Cuba fosse invasa dagli USA e chi non vuole il dialogo con gli americani non sono certamente i cubani.Max

Roberto Ferranti ha detto...

Infatti non entro nel merito delle rivendicazioni o provocazioni, tra l'altro trovo Yoani eccessiva e esagerata nella sua posizione, ma le immagini mostrano che la violenza con la quale vengono fermati è eccessiva, con questo non considero la repressione in occidente più leggera, anzi, spesso è molto più violenta, ma sono entrambe forme di pressione inaccettabile in entrambi i casi.